1967 e 2017: sono gli anni di nascita di due vetture che, pur diverse fra loro, sono accomunate da quella forte personalità, da quel carattere deciso, da quella grande funzionalità che da sempre contraddistinguono le Citroën.
Sono la storica Citroën Dyane e la nuovissima Citroën C3 Aircross, protagoniste sullo stand del Marchio ad Auto Moto d’Epoca 2017, al fianco di Acadiane, la versione commerciale furgonata di Dyane, anch’essa al cinquantesimo compleanno. E per mettere in evidenza il carattere fresco e colorato delle vetture esposte, lo spirito innovatore fatto di idee creative, l’audacia, l’originalità e la continua ricerca del benessere a bordo delle sue vetture… gran parte dello spazio Citroën al Salone di Padova è allestito in pieno stile anni ’70, in omaggio alla creatività della comunicazione di Dyane, in Italia curata da Titti Fabiani, direttore creativo dell’agenzia B Communications che all’inizio degli anni Settanta ideò per la Dyane un unico, semplice ed efficacissimo slogan: Dyane è l’auto in jeans! Slogan che nelle campagne pubblicitarie fu “declinato” tramite gli splendidi disegni in stile “Yellow Submarine” realizzati dalla stessa Titti Fabiani e riproposti suggestivamente sullo stand.
In questi disegni, di volta in volta Citroën Dyane era il pulmino da campagna, lo scooter da città, la spider per le vacanze, il fuoristrada per l’avventura, l’auto per andare alla partita di calcetto o ad una cena elegante. Sempre rigorosamente in blue-jeans. Sì, perché nell’immaginario collettivo Citroën Dyane era ben più di una semplice e simpatica vettura. Era uno spazio con quattro ruote con cui “conquistare” il mondo. Era uno stile di vita come quello della generazione in jeans: libero, disimpegnato, spensierato. Citroën Dyane poteva trasportare (quasi) di tutto, dalle scale lunghe che uscivano dal tetto alla carrozzina o alla lavatrice che entravano dal portellone posteriore. La Dyane offriva quattro posti su sedili molto confortevoli, tanto spazio per le gambe ed una buona visibilità. Inoltre, la sua altezza da terra insieme al grande comfort assicurato dalla morbidezza delle sospensioni ne permettevano l’utilizzo anche su strade dissestate o addirittura laddove le strade non esistevano proprio.
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